Dopo le Cipree, la famiglia dei Coni, è senza dubbio la più apprezzata dai collezionisti e la più discussa per quanto riguarda la tassonomia. Gli appartenenti a tale famiglia hanno dimensioni che variano dai 2 ai 30 cm e praticano una singolare tecnica predatoria: la radula è percorsa da numerosi "arpioncini" cavi contenenti una sostanza velenosa che vengono lanciati, dagli esemplari che si cibano di pesci, come frecce per catturare le prede o per difesa. Il Conus geographus, comunissimo nella provincia indopacifica, è in grado, con il suo veleno, di uccidere un uomo. Nel mare Mediterraneo, tuttavia, è presente solo il Conus mediteraneus. Anche i Turridi, i Terebridi ed i Costellaridi hanno lo stesso apparato velenifero, ma si limitano ad uccidere la preda pungendola.